Mercatino dei ragazzi, oltre 17mila euro nella domenica del Calcit "Ancora una volta gli aretini hanno dimostrato il loro attaccamento al Comitato"
Hanno raccolto oltre 17mila euro lavorando per il Calcit», come fanno dal 1978. E anche ieri come 44 anni fa, i tantissimi collaboratori del Comitato autonomo lotta ai tumori di Arezzo, hanno raccolto fondi per supportare la sanità pubblica attraverso il Mercatino dei ragazzi. E la città ha risposto alla chiamata affollando i 70 banchi degli oltre 30 espositori. In vendita un po’ di tutto, dalle piante ai libri, dall’abbigliamento agli accessori passando per giochi e attrezzatura per bambini, bigiotteria e quadri: tutto donato dalla generosità degli aretini legatissimi al Comitato, che ogni anno devolve quasi 1 milione alla sanità pubblica. Il ricavato andrà al servizio Scudo di cure domiciliari oncologiche che costa 300mila euro l’anno. «Siamo soddisfatti, la giornata è andata alla grande, notevole l'incasso di 17.061 euro che dimostra l'attaccamento degli aretini al calcit – dice il presidente del Calcit Giancarlo Sassoli - il Mercatino dei Ragazzi di ottobre dopo le parentesi di piazza Grande, da ora in poi sarà sempre a San Jacopo, luogo storico da cui è partito. Intanto ecco i prossimi appuntamenti: 18 novembre con l’opera lirica al Petrarca e il contributo per il Calcit, poi la cena a Indicatore il 25 novembre e da fine novembre ai primi di dicembre il ritorno della mostra mercato al Circolo Artistico».
Ieri in piazza tanti collaboratori della prima ora. C’era la maestra Graziella Carnesciali che per oltre venti anni ha partecipato con i suoi alunni promuovendo il mercatino come momento educativo; c’erano le sorelle Loredana e Paola Guidelli che con il loro banco sono presenti dal primo giorno. La famiglia Sassoli al gran completo, ad animare il banco più lungo di tutti. Nonni, figli e nipoti insieme ieri al Mercatino dei Ragazzi. Presente anche Roberta Sandroni che il primo mercatino lo ha visto nascere con il presidente Barulli e dal ’78 non si perde un’edizione. Quella di ieri ha unito i pionieri del Calcit alle nuove generazioni in una staffetta che ha visto impegnati con il loro banco anche i ragazzi del liceo scientifico Redi. Poi il banco delle coperte di Mani e cuore ormai simbolo del Calcit, le donne rossi verdi, l’associazione donne operate al seno Andos, i collaboratori di Santa Firmina e Ponticino, il Gruppo femminile Calcit, il gruppo Aspettando il mercatino che anima le vendite online e quello di Bloom Your Own Way.