È quello donato da Calcit Arezzo. Carlo Milandri, Direttore UOC Oncologia medica: «Uno strumento utile sia prima, durante che dopo una terapia oncologica».

Un nuovo elettrocardiografo che andrà a sostituire quello finora in uso nel reparto di oncologia e idoneo ad essere messo in rete per il teleconsulto. È quello che il Calcit Arezzo ha donato al reparto di oncologia medica del San Donato diretto dal dr Carlo Milandri. Una strumentazione del valore di circa 2.200 euro, corredata di tavolo di supporto e già installata nel day hospital oncologico. «L'elettrocardiografo è molto utile al nostro reparto – spiega il dr Carlo Milandri direttore Uoc Oncologia Medica Arezzo – può essere impiegato dal nostro personale sia prima durante e dopo una terapia farmacologica, se richiesto dal protocollo terapeutico, oppure quando si hanno sintomi sospetti. Il tracciato viene quindi mandato immediatamente in cardiologia per la lettura da parte del personale medico. È uno strumento in più che ci aiuterà a valutare il quadro clinico del paziente e chiedere un eventuale approfondimento cardiologico».
«Se insorgono sintomi sospetti, grazie all'elettrocardiografo, possiamo quindi valutare in tempo reale la situazione per definire l'iter migliore da seguire – spiega il dr Milandri – e allo stesso tempo, in base alle necessità, lo possiamo impiegare per fare controlli su chi sta già facendo terapie. Non possiamo che ringraziare il Calcit Arezzo e il suo Presidente per la donazione e per l'attenzione che l'Associazione riserva da sempre al nostro reparto».
«Il nuovo elettrocardiografo – dice Giancarlo Sassoli, presidente Calcit Arezzo - è in sostituzione dello strumento già presente in reparto e andato fuori uso. Abbiamo, quindi, aderito con sollecitudine alla richiesta del dr. Milandri per garantire che tutto quello che serve ai pazienti sia sempre disponibile».

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In questi giorni  sono  giunte alla segreteria del Calcit segnalazioni di  persone che  telefonano  a famiglie ed aziende presentandosi come incaricati del calcit di Arezzo  chiedendo appuntamento per passare a ritirare contributo per acquisto di strumenti.

"Il Calcit di Arezzo non ha mai incaricato persone per recarsi dalle famiglie o dalle aziende a chiedere contributi, quindi invitiamo a non aderire a tali richieste. Chi vuole sostenere il Calcit di Arezzo può utilizzare i conti che trova nel sito www.calcitarezzo.it o dare il loro libero  contributo durante le nostre iniziative  pubbliche".

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Riparte con slancio anche per l’anno 2023 il progetto Giona (Giornate Oncologiche aretine) promosso dalla Asl Toscana sud est assieme al Calcit e al Rotary Club di Arezzo, con la collaborazione di Federfarma, di Fondazione Andrea Cesalpino e l’Ufficio Scolastico provinciale di Arezzo.
Giona coinvolge gli studenti di quattro istituti scolastici aretini, l’ITIS Galileo Galilei, il Liceo Artistico Coreutico Internazionale, l’Istituto Comprensivo Francesco Severi ed il Liceo Scientifico Francesco Redi. Il programma, che si snoda tra il 2022 ed il 2024, è stato presentato nell’auditorium Pieraccini dell’Ospedale San Donato di Arezzo.
Presenti Barbara Innocenti direttrice dell’Ospedale, Carlo Milandri direttore di Oncologia, Giancarlo Sassoli presidente del Calcit di Arezzo, Massimo Gallorini di Arte &Co.scienza, Patrizia Odorici – Ufficio Scolastico Regionale – Arezzo ed i dirigenti scolastici degli istituti coinvolti. Parlare di prevenzione primaria e praticarla diventa sempre più importante ed urgente. La nostra salute dipende in gran parte dai nostri comportamenti (fumo, alcool, alimentazione, attività fisica etc ), in  parte dall'ambiente, in parte  dalla genetica ed in ultimo dalle cure.
Coinvolgendo le scuole medie e superiori l’Asl Toscana sud est ed il Calcit Arezzo hanno costruito l’ambizioso progetto Giona, giunto all’ottavo anno, che ha come obiettivo quello di stimolare gli studenti ad occuparsi di corretti stili di vita. La risposta dei giovani in questi anni è stata molto positiva con una partecipazione attiva e creativa. La prevenzione non è solo un fatto personale di salute, ma un enorme possibile risparmio di costi in termini di cure ed allo stesso tempo una maggiore partecipazione di cittadini in buona salute allo sviluppo economico del nostro paese.
Giona si prefigge un impegno quotidiano indicando le buone ragioni per le quali vale la pena correggere i propri stili di vita, sottoporsi a screening e vaccini, evidenziando l’importanza di informarsi sui servizi, sui percorsi di accesso alle cure e sulle varie forme di supporto quando si è colpiti dalla malattia.
Il progetto gestito in maniera laboratoriale dagli stessi studenti è finalizzato alla prevenzione, fin dall’età più a rischio, quella adolescenziale, e alla sensibilizzazione e alla corretta informazione indirizzata agli adulti e ai loro stessi genitori sui danni causati dagli abusi dell’alcool e del fumo.

 

In questi primi sei mesi di incarico ci siamo rimessi in linea con i nostri standard ed abbiamo anche attivato importanti sinergie con altri ospedali come quello del Valdarno. Ad oggi abbiamo effettuato oltre 150 interventi di chirurgia senologica presso l’Ospedale San Donato, che è il polo dì di riferimento dell’area aretina per la chirurgia oncologica, riportandoci in linea con gli standard regionali - così il dottor Alessandro Neri, direttore della UOSD di Chirurgia Senologica del nosocomio cittadino - Stiamo inoltre riattivando il percorso ricostruttivo, che va a completare il livello oncologico, sfruttando le sinergie con i colleghi del Valdarno per ampliare l’offerta chirurgica senologica".

"In questo quadro di ripresa di tutti i nostri servizi di visita e di intervento, il rapporto con il Calcit è sempre più stretto e anche la recente donazione alle donne operate al seno delle borsine per i drenaggi ne è dimostrazione.
Questi piccoli oggetti, che sembrano così normali, rappresentano invece un importante passo per il ritorno alla normalità per chi subisce una operazione al seno. Infatti queste borsine, predisposte per accogliere e trasportare i sistemi di drenaggio che talora vengono lasciati per alcuni giorni dopo la dimissione, permettono alle donne di muoversi con maggiore libertà e nascondere i postumi dell’operazione, con ricadute positive sul morale" termina.

Le borsine destinate alle donne operate al seno sono state ideate e prodotte dal gruppo "mani&cuore per il Calcit" con cura ai particolari ed all'aspetto.
Il gruppo che ha anche contribuito all'acquisto dell'ecografo presente nell'ambulatorio di Chirurgia Senologica, si prefigge proprio di prestare attenzione alle esigenze delle donne durante tutto il percorso senologico.

 

Hanno raccolto oltre 17mila euro lavorando per il Calcit», come fanno dal 1978. E anche ieri come 44 anni fa, i tantissimi collaboratori del Comitato autonomo lotta ai tumori di Arezzo, hanno raccolto fondi per supportare la sanità pubblica attraverso il Mercatino dei ragazzi. E la città ha risposto alla chiamata affollando i 70 banchi degli oltre 30 espositori. In vendita un po’ di tutto, dalle piante ai libri, dall’abbigliamento agli accessori passando per giochi e attrezzatura per bambini, bigiotteria e quadri: tutto donato dalla generosità degli aretini legatissimi al Comitato, che ogni anno devolve quasi 1 milione alla sanità pubblica. Il ricavato andrà al servizio Scudo di cure domiciliari oncologiche che costa 300mila euro l’anno. «Siamo soddisfatti, la giornata è andata alla grande, notevole l'incasso di 17.061 euro che dimostra l'attaccamento degli aretini al calcit – dice il presidente del Calcit Giancarlo Sassoli - il Mercatino dei Ragazzi di ottobre dopo le parentesi di piazza Grande, da ora in poi sarà sempre a San Jacopo, luogo storico da cui è partito. Intanto ecco i prossimi appuntamenti: 18 novembre con l’opera lirica al Petrarca e il contributo per il Calcit, poi la cena a Indicatore il 25 novembre e da fine novembre ai primi di dicembre il ritorno della mostra mercato al Circolo Artistico».

Ieri in piazza tanti collaboratori della prima ora. C’era la maestra Graziella Carnesciali che per oltre venti anni ha partecipato con i suoi alunni promuovendo il mercatino come momento educativo; c’erano le sorelle Loredana e Paola Guidelli che con il loro banco sono presenti dal primo giorno. La famiglia Sassoli al gran completo, ad animare il banco più lungo di tutti. Nonni, figli e nipoti insieme ieri al Mercatino dei Ragazzi. Presente anche Roberta Sandroni che il primo mercatino lo ha visto nascere con il presidente Barulli e dal ’78 non si perde un’edizione. Quella di ieri ha unito i pionieri del Calcit alle nuove generazioni in una staffetta che ha visto impegnati con il loro banco anche i ragazzi del liceo scientifico Redi. Poi il banco delle coperte di Mani e cuore ormai simbolo del Calcit, le donne rossi verdi, l’associazione donne operate al seno Andos, i collaboratori di Santa Firmina e Ponticino, il Gruppo femminile Calcit, il gruppo Aspettando il mercatino che anima le vendite online e quello di Bloom Your Own Way.