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Quaranta dipinti per l’ospedale San Donato

Sono stati donati stamani da studentesse e studenti del Liceo Artistico Piero della Francesca di Arezzo

Quaranta opere pittoriche andranno ad abbellire, con i loro colori, i reparti dell’ospedale di Arezzo e contribuendo a renderli accoglienti. Le hanno realizzate studentesse e studenti del Liceo Artistico Piero della Francesca sotto la supervisione del professor Matteo Benetazzo, responsabile del progetto, e dei professori Noemie Grottini e Gerardo Gallifoco, con la collaborazione di Calcit Arezzo che ormai da oltre 15 anni collabora all’iniziativa attraverso l’acquisto dei materiali necessari alla realizzazione delle opere.

Quaranta quadri a tema libero, frutto della creatività degli studenti del liceo che, stamani, li hanno consegnati al dr. Alessio Cappetti, direttore dell’ospedale San Donato di Arezzo.
Gli studenti erano accompagnati dal Dirigente scolastico Luciano Tagliaferri e dai docenti che ha seguito i ragazzi nella realizzazione delle opere.

Gli studenti coinvolti nel progetto sono quelli delle classi della sezione di Stampa e Tessuto e le classi di Pittorico che hanno realizzato 40 opere su tela che andranno ad abbellire i reparti dell'Ospedale.

«Iniziative come queste sono importanti – dichiara Alessio Cappetti – in quanto mostrano l’attaccamento della città al proprio ospedale e la volontà di renderlo più accogliente per i pazienti che ogni giorno passano per la nostra struttura. I quadri e le opere artistiche sono un contributo verso l’umanizzazione dei reparti grazie ai colori e ai soggetti rappresentati che fanno dimenticare ai pazienti, anche se per poco tempo, di trovarsi in un ospedale in attesa di una terapia, di una diagnosi, di una visita. Alle studentesse e agli studenti va il mio personale ringraziamento e quello degli operatori sanitari. Un grazie particolare anche al Liceo artistico, al professor Tagliaferri e ai docenti che hanno seguito i ragazzi nel progetto, e soprattutto al Calcit Arezzo che, attraverso il suo fondamentale contributo economico ha permesso tutto questo».

«Ai nostri studenti non abbiamo dato un tema specifico ma l’indicazione è stata quella di disegnare qualcosa che desse un messaggio di positività e di energia positiva – spiega Luciano Tagliaferri dirigente scolastico Liceo Artistico -. Per la scuola questa iniziativa, che si rinnova ogni anno grazie al sodalizio con Calcit, rappresenta l’occasione di mettere a disposizione dell’ospedale la creatività dei nostri ragazzi e per i nostri studenti e studentesse l’opportunità per dare un messaggio positivo non solo ai pazienti ma anche a sé stessi. I ragazzi, infatti, grazie a questo progetto acquisiscono la consapevolezza che stanno lavorando per gli altri, per coloro che sono costretti ad affrontare il dolore di una malattia: un’esperienza che è anche occasione di crescita personale per i giovani e che consente lo sviluppo di competenze in grado di dialogare ed esprimersi attraverso lo "sguardo del bello", inteso come elemento terapeutico».

«La stretta collaborazione con l'Ospedale San Donato, il Liceo Artistico e il coinvolgimento degli studenti in questo progetto ultradecennale fa parte del modo di pensare ed agire del Calcit – dichiara Giancarlo Sassoli, presidente Calcit Arezzo -. Non solo strumenti, servizi ed altro ma anche l’attenzione a tutte le "piccole" cose che dà alla nostra attività un orizzonte più ampio raggiungendo sensibilità diverse e, in particolare, quelle di tanti ragazzi e ragazze».

Tumore al seno. La Asl Tse promuove la conoscenza del percorso di diagnosi e cura

All’Auditorium del San Donato focus sull’esperienza del Gruppo Oncologico Multidisciplinare senologico nell’ambito della Breast Unit provinciale

Nel mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la Asl Toscana sud est ha organizzato all’Auditorium dell’ospedale San Donato di Arezzo l’incontro “La multidisciplinarietà nel percorso di diagnosi e cura: l’esperienza del GOM senologico di Arezzo nell’ambito della Breast Unit ”. L’iniziativa, rivolta alla cittadinanza e alle associazioni, ha rappresentato un momento di informazione e confronto per far conoscere da vicino il lavoro del Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) e, grazie all’approccio integrato con la Breast Unit, l’efficacia della diagnosi e della cura del tumore alla mammella. L’evento si inserisce nel Mese Rosa, periodo tradizionalmente dedicato alla prevenzione del tumore al seno: una patologia in lieve crescita (tra lo 0,2 e lo 0,4% l’anno), ma con una mortalità in costante diminuzione (−1,2-1,3% ogni anno) grazie ai progressi della ricerca, dei protocolli terapeutici e alle diagnosi sempre più precoci.
 
L’incontro ha ribadito l’importanza della prevenzione e della partecipazione ai programmi di screening, strumenti fondamentali per ridurre il rischio e migliorare la qualità di vita delle donne. In linea con le indicazioni dell’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO), l’attività oncologica della Asl Toscana sud est si basa sui Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM), che garantiscono continuità tra le diverse fasi della diagnosi e della cura. Il GOM senologico di Arezzo riunisce oncologi, chirurghi, radiologi, radioterapisti, genetisti, psicologi e altri professionisti che lavorano insieme per offrire a ogni paziente un percorso completo e personalizzato, integrato con la Breast Unit, dedicata alla presa in carico più efficace e individualizzata.
 
“Con questa iniziativa abbiamo voluto riaffermare l’impegno della Asl Toscana sud est nel promuovere la cultura della prevenzione e nel garantire percorsi di cura di qualità – sottolinea Barbara Innocenti, direttrice sanitaria della Asl Toscana sud est –. Il lavoro del GOM senologico si fonda sulla collaborazione interdisciplinare, elemento essenziale per assicurare una presa in carico appropriata e personalizzata delle pazienti. Allo stesso tempo, il coinvolgimento della cittadinanza rappresenta un tassello fondamentale per diffondere una corretta informazione dei nostri percorsi di cura e diagnosi e, quindi, rafforzare il rapporto di fiducia con il sistema sanitario pubblico”.
 
“La presa in carico multidisciplinare rappresenta la chiave di volta nel trattamento del tumore al seno – spiega Carlo Milandri, direttore dell’Oncologia medica del San Donato –. Solo attraverso il confronto continuo tra professionisti possiamo assicurare alle nostre pazienti la migliore strategia terapeutica possibile, basata sulle più recenti evidenze scientifiche e sui bisogni individuali. I dati ci confortano: a fronte di un lieve aumento dei casi, la mortalità continua a diminuire grazie alla diagnosi precoce e a percorsi sempre più efficaci”.
 
“La prevenzione resta la prima forma di cura – aggiunge Giovanni Angiolucci, direttore dell’Unità di Diagnostica Senologica dell’Ospedale di Arezzo –. L’adesione allo screening mammografico è determinante: permette di individuare la malattia nelle fasi iniziali, quando è più facilmente trattabile. Il programma, rivolto alle donne tra i 45 e i 74 anni, continua a dare risultati molto positivi. La nostra raccomandazione è di partecipare senza esitazione”.
 
“L’ospedale San Donato è da sempre impegnato nel garantire percorsi di diagnosi e cura fondati sulla collaborazione e sulla centralità della persona – conclude Alessio Cappetti, direttore dell’ospedale San Donato di Arezzo –. Il GOM senologico rappresenta un modello virtuoso di lavoro di squadra e di qualità clinica. Iniziative come questa rafforzano il legame tra ospedale e territorio e contribuiscono a diffondere una cultura della prevenzione, fondamentale per la salute delle donne”.

Dal mercatino dei ragazzi in piazza San Jacopo raccolti euro 11.324 che saranno destinati al progetto Scudo - Cure domiciliari Oncologiche.

Una bella giornata dove insieme al mercatino abbiamo promosso la prevenzione del tumore al seno e presentato il calendario Calcit 2026 che da oggi sarà disponibile presso la nostra segreteria.

Un ringraziamento particolare  agli espositori storici che da oltre 30 anni sono presenti alle iniziative del comitato e naturalmente a tutti quanti hanno concorso all' ottimo incasso.

Quasi 20mila euro dal mercatino del Calcit Le risorse sono destinate a sorreggere il servizio Scudo

Quasi 20mila euro sono i soldi raccolti con la 23esima edizione del Mercatino dei ragazzi del Calcit di Arezzo che si è svolta nel piazzale di Arezzo Fiere e Congressi. A raggiungere questo obiettivo anche le serate di Calcit in scena. Una serie di iniziative apprezzate dai visitatori con spazi dedicati alla Sanità, ai quartieri della Giostra del Saracino, alle scuole di ballo, alle band degli anni 70/80, al teatro amatoriale, alle scuole di canto giovanile ed infine al mercatino con protagonisti bambini , bambine e famiglie. Così sono stati raccolti per la precisione 19.310 euro

“Un doveroso ringraziamento - fanno sapere dal Calcit - a tutti per la partecipazione e la vicinanza dimostrata e ai volontari in pensione dell’Associazione nazionale polizia di stato, che hanno garantito per tutta la giornata la vigilanza”. L'intero ricavato sarà destinato al servizio di cure domiciliari oncologiche - servizio Scudo.

Un nuovo ecografo per le sale operatorie del San Donato - La donazione del valore di quasi 60 mila euro arriva da Calcit Arezzo

La donazione del valore di quasi 60 mila euro arriva da Calcit Arezzo

Un nuovo ecografo, del valore di quasi 60 mila euro, per le sale operatorie dell’ospedale San Donato di Arezzo. A donarlo il Calcit presieduto da Giancarlo Sassoli. La presentazione stamani nell’Auditorium Pieraccini alla presenza del Direttore generale Asl Tse Marco Torre e della Direttrice sanitaria Asl Tse Barbara Innocenti.
Si tratta di un ecografo di uso multidisciplinare, impiegato cioè dai vari specialisti durante gli interventi chirurgici e che rappresenta un supporto importante durante l’esecuzione degli interventi. Una strumentazione utilizzata in sala operatoria dalla struttura della Chirurgia generale e d’urgenza, diretta dal dr. Marco De Prizio, da quella di Urologia diretta dal dr. Filippo Annino e dalla UOC Ginecologia e ostetricia di cui è direttore il dr. Ciro Sommella.

«Questo ecografo – spiega il dr. Marco De Prizio, direttore UOC Chirurgia generale e d’urgenza San Donato - serve ad effettuare ecografie durante un intervento chirurgico con procedura robotica: è dotato di una particolare sonda che non viene mossa dalla mano dell’operatore ma dal braccetto del robot. Il chirurgo, seduto alla console robotica, muove gli strumenti del robot e anche la sonda ecografica che invia sul monitor le immagini della parte sulla quale si sta intervenendo. Questo consente al chirurgo di mirare con estrema precisione una struttura malata, individuare cosa togliere e cosa lasciare, determinare l’estensione di un tumore, individuare una zona delicata nella quale scorrono dei vasi che vanno risparmiati e questo è possibile grazie all’immagine ecografica che gli arriva in tempo reale sul monitor».

«Nell'ambito dei tumori renali – aggiunge il dr. Filippo Annino direttore UOC Urologia San Donato – questo ecografo ci permette di localizzare i tumori interni al rene e non visibili dall'esterno e di asportare solo la massa tumorale salvando così il rene sano».

«È una strumentazione che in ospedale avevamo già dal 2014 ma che si è guastata – prosegue De Prizio - e per acquistarne una nuova i tempi sarebbero stati troppo lunghi proprio per la necessità di procedere attraverso bando di gara. Calcit ci ha permesso di accorciare i tempi e poter avere una strumentazione utilissima come questo ecografo. Per questo il mio ringraziamento e quello dei miei colleghi, i dottori Sommella e Annino, va a Giancarlo Sassoli e agli aretini che con questa nuova donazione dimostrano la loro fiducia in questo ospedale e nei professionisti che vi lavorano permettendoci di svolgere al meglio il nostro lavoro».

«Quando ci è stata prospettata l'esigenza di sostituire l'ecografo presente in sala operatoria e donato dal Calcit alcuni anni fa, ci siamo attivati immediatamente prendendo contatti con il fornitore ottenendo una consegna velocissima. Oggi siamo qui a presentare ufficialmente il nuovo ecografo e vogliamo ricordare la sensibilità dei cittadini che sostengono le attività della nostra associazione» dichiara Giancarlo Sassoli.